Qualcuno ha il coraggio di contraddire Kurt Tucholsky? No. E allora la soluzione va cercata altrove. Noi vogliamo che le persone si parlino tra di loro. Che parlino di tutto ciò che le fa emozionare. E anche di quando, come e perché si sono emozionate. Noi crediamo che questo sia il modo migliore per coesistere.

Cosa facciamo allora? Moderiamo workshop, tavole rotonde e convegni che affrontano i temi più svariati.

Il nostro primo scopo è far parlare le persone tra di loro. E non è detto che un moderatore debba sempre dire la sua. Alle volte è sufficiente incanalare la discussione in modo tale da far emergere nuovi punti di vista. Nella conduzione di un dibattito facciamo in modo che le affermazioni dei partecipanti non rimangano senza effetto o addirittura inascoltate.

Il nostro secondo obiettivo è parlare di contenuti che abbiano rilevanza per gli spettatori, per un’azienda, per la società. Ognuno dovrebbe uscire dalla sala portandosi dietro qualcosa: una cognizione, una convinzione, una visione reale o perlomeno una speranza.

Avrai capito che da noi nulla è lasciato al caso e che tutto è sotto controllo:

Ricerca meticolosa delle tematiche e degli interlocutori.

Stesura dei testi per la moderazione: una conduzione elegante e spontanea si ottiene solo grazie ad un’accurata preparazione.

Previsione di possibili domande spinose e situazioni di conflitto: questo ci permette di affrontare gli imprevisti.

Pianificazione accurata degli interventi, per evitare che i tempi del dibattito si dilatino e far sì che la gente arrivi al buffet all’orario previsto.

Di una cosa siamo assolutamente sicuri: con noi tutti i partecipanti fanno bella figura.